domenica 3 giugno 2012

Università per tutti

http://www.repubblica.it/scuola/2012/06/03/news/riforma-36445008/?ref=HREA-1

1 commento:

  1. Mi ricorda un certo ragionamento seguito al politecnico di Torino, in cui un certo docente a fine anno accademico professava che a loro interessavano solo una piccola percentuale di allievi quelli laureati in 5 anni col massimo dei voti(infatti questi poi li facevano scappare all'estero visto quello che potevano offrire), allora ero uno studente fuori corso mi ammazzavo di studio per passare gli esami...avevo però incominciato a notare strani colloqui d'esame alcuni candidati diciamo che venissero premiati meglio. Se ognuno di noi venisse valutato da un computer che esegue gli stessi criteri di valutazione in modo ferreo potrei accettare tutto ciò, ma da docente dico evviva l'umanità e la varietà di popolazione studentesca....coro ministro il campione si costruisce nelle università non si seleziona prima, si qualcuno è predisposto meglio di altri a diventarlo, ma non è detto che lo diventi, l'un per cento di campioni che formate e che sistematicamente scappano all'estero dove trovano climi migliori e soddisfazioni maggiori sia a livello personale che professionale sono supportati da quella massa che invece arranca e suda e porta denaro alle strutture universitarie pgano gli stipendi dei docenti e sono il vero pilastro portante delle università italiane, come il campione di ciclismo viene supportato dalla squadra, come le squadre di calcio curano i vivai....cosi la massa di studenti normali supportano il saper italiano e non è detto che uno di questi non possa maturare dopo , basta con numeri chiusi.....tutti devono avere una possibilità ed essere artefici del proprio destino.

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